Mondiali U20: Chiappinelli 5° e record in 8:32.66

24 Luglio 2016

Il senese migliora dopo 34 anni il primato italiano under 20 dei 3000 siepi di Francesco Panetta, a Bydgoszcz (Polonia). Ottava in finale la 4x400 femminile.

La giornata conclusiva dei Campionati Mondiali Under 20 di Bydgoszcz vede cadere un record junior fra i più longevi, quello dei 3000 siepi saldamente nelle mani di Francesco Panetta per 34 anni. A riscrivere il primato è il 18enne Yohanes Chiappinelli che oggi ha fermato i cronometri 8:32.66, sei decimi più veloce dell’8:33.24 che Panetta - campione mondiale a Roma ’87 e attuale primatista italiano della specialità - corse a Firenze il 25 maggio 1982. Originario di Addis Abeba, Chiappinelli è stato adottato da una famiglia senese all'età di sette anni. Ragazzo dallo spiccato accento toscano, nella categoria è campione continentale in carica ma conta anche di un oro europeo di cross a squadre. Nel 2014, ancora allievo, fu sesto ai Mondiali Juniores di Eugene, piazzamento che è riuscito a migliorare oggi nonostante una preparazione ridotta a causa di un infortunio a un ginocchio nei primi mesi dell'anno. Oggi a Bydgoszcz sono scese in pista anche le due staffette 4x400 impegnate nelle rispettive finali. Le ragazze hanno chiuso ottave in 3:42.53 mentre gli uomini, anche loro ottavi al traguardo, sono stati squalificati per invasione di corsia.

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di Anna Chiara Spigarolo e Luca Cassai

LA CRONACA GARA PER GARA

4x400 U (finale) - Formazione italiana confermata e dai blocchi scatta Umberto Mezzaluna, con una buona impressione per gran parte della gara. Però il suo finale è in salita, il cambio con Vladimir Aceti poco dinamico e quindi l’azzurro, al momento di rientrare alla corda, è all’ottavo posto. Arriva il turno di Brayan Lopez che prova a farsi largo e guadagna due posizioni, ma in rettilineo viene di nuovo scavalcato e scivola indietro. Al traguardo il campione europeo allievi dei 400hs Alessandro Sibilio chiude ottavo, con il tempo di 3:10.03 che poco dopo viene sostituito dall’indicazione della squalifica per invasione di corsia. Nella lotta per le medaglie, il Botswana guadagna la testa grazie al secondo frazionista Baboloki Thebe e la mantiene con Karabo Sibanda, fino al duello nell’ultimo rettilineo tra Xholani Talane e lo statunitense Wil London, che supera l’africano (argento con 3:02.81) e conquista l’oro in 3:02.39 insieme ai connazionali Champion Allison, Ari Cogdell e Kahmari Montgomery, poi la Giamaica terza in 3:04.83.

4x400 D (finale) - Stavolta la prima frazione tocca ad Alice Mangione, che si presenta al cambio intorno alla settima posizione. Quando il testimone è nelle mani di Rebecca Borga, l’azzurra si trova in coda al gruppo e perde qualche metro nei confronti delle avversarie, poi Alessia Tirnetta e l’ostacolista Eleonora Marchiando non riescono a recuperare. Il crono finale è di 3:42.53, circa quattro secondi in più rispetto alla batteria di ieri, per l’ottavo posto. Davanti la giamaicana Tiffany James, oro della prova individuale, viene lanciata dall’argento dei 400hs Shannon Kalawan e passa al comando.

Ma la compagna di squadra Stacey-Ann Williams percorre la terza frazione interamente in seconda corsia, probabilmente per inesperienza, e così viene quasi subito infilata all’interno dalla statunitense Karrington Winters. Oro a stelle e strisce in 3:29.11, con la chiusura affidata alla campionessa degli 800 metri Sammy Watson, per un quartetto che ha visto schierate in apertura Lynna Irby (seconda nei 400) e Anna Cockrell (vincitrice dei 400hs). Niente da fare per la giamaicana Junelle Bromfield, al secondo posto con 3:31.01, bronzo al Canada in 3:32.25, primato nazionale under 20.

3000 siepi U (finale) – Yohanes Chiappinelli, 18enne senese, entra nella storia dei 3.000 siepi italiani riscrivendo, dopo 34 anni, il record italiano under 20 dei 3000 siepi di Francesco Panetta. “Yoghi” oggi corre una gara magistrale, fermando i cronometri a 8:32.66, sei decimi più veloce dell’8:33.24 che l’iridato di Roma ’87 (e tuttora primatista italiano con 8:08.57) corse a Firenze il 25 maggio 1982. La gara è dettata dal fortissimo Amos Kirui, keniano oggi in grado di correre in 8:20.43 (miglior prestazione mondiale under 20 del 2016) battendo l’eritreo Yemane Haileselassie (8:22.67) e l’etiope Getnet Wale (8:22.83), medaglia di bronzo nonostante due cadute nella buca delle siepi. Resta fuori dal podio, con 8:22.84, l’altro keniano Vincent Kipyegon Ruto, crollato nel finale. I quattro vanno in fuga fin dallo sparo, alternandosi in testa e segnando passaggi da 2:51.39/1000m e 5:35.00/2000m. Dietro, Chiappinelli corre con coraggio e intelligenza, passando in 2:52 e riuscendo anche a ridurre, dopo il secondo chilometro (5:39) il margine che lo separa dalla testa della corsa. Il giro e mezzo finale è un’esaltante cavalcata verso il record, ma sul traguardo Chiappinelli sorride ma non troppo: a se stesso aveva chiesto una medaglia. L’azzurrino, campione europeo junior in carica, era l’unico rappresentante del Vecchio Continente al via nella finale, nonostante i problemi a un ginocchio che l’hanno tenuto fermo ai box per cinque mesi durante la stagione invernale. Due anni fa, ancora allievo, fu sesto nell’edizione di Eugene della rassegna iridata.  

OSTACOLI AL TOP - Una delle gare di maggior livello non solo in questa giornata, ma di tutta la manifestazione: nei 100 ostacoli scendono in cinque sotto i 13 secondi, con la vittoria della bielorussa Elvira Herman. L’oro europeo juniores si impone stavolta su scala globale in 12.85, con un vento di +2.0 e quindi appena entro la norma. Solo due centesimi in più della migliore prestazione mondiale, 12.83 quest’anno della nigeriana Tobi Amusan, che finisce quinta in 12.95. Completano il podio la sorprendente giamaicana Rushelle Burton (12.87) e la 15enne statunitense Tia Jones (12.89) che precede la connazionale Alexis Duncan (12.93), più veloce di tutte nella parte iniziale, ma sul traguardo piomba per prima la vicecampionessa olimpica giovanile. Doppietta keniana sugli 800 metri, con la rivincita dei Mondiali allievi. Subito davanti Kipyegon Bett a scandire il ritmo, poi accelera nel rettilineo conclusivo e trionfa in 1:44.95 su Willy Tarbei (1:45.50) per una classifica invertita rispetto alla finale iridata under 18 dell’anno scorso a Cali. Nel mezzofondo femminile prosegue invece il dominio dell’Etiopia, al terzo successo su tre gare: Adanech Anbesa (4:08.07) e Fantu Worku (4:08.43) dettano legge nell’ultimo giro dei 1500 metri, con la volata per il bronzo a Christina Aragon (4:08.71), la meno accreditata delle statunitensi. Ancora un titolo per Michaela Hruba nell’alto. Dopo l’oro mondiale allieve del 2015, la saltatrice della Repubblica Ceca si aggiudica anche quello nella categoria superiore con 1,91, mentre l’argento premia il Messico - una novità per i concorsi - con Ximena Esquivel a 1,89. Nel disco il primo lancio dell’outsider 17enne Mohamed Ibrahim Moaaz (Qatar), esattamente come in qualificazione, risolve la gara: il suo 63,63 è irraggiungibile per gli altri.


Alice Mangione, Alessia Tirnetta, Rebecca Borga e Eleonora Marchiando (foto Colombo/FIDAL)


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