Mondo: Kosgei-Cherono due mesi di fuoco

11 Dicembre 2017

La coppia keniana ancora sotto i riflettori a due mesi dalle imprese di Chicago e Amsterdam.

di Marco Buccellato

Il duo di maratoneti keniani che ha vinto per il secondo anno di fila la maratona di Honolulu, disputata ieri, chiude alla grande il 2017. Sia per Brigid Kosgei, ieri a uno strepitoso record della corsa delle Hawaii, che per Lawrence Cherono, a sua volta legittimato di vittoria e record, è ancora fresca l'eco delle eccellenti prestazioni di inizio autunno. La Kosgei, vincitrice nella maratona di Milano del 2016, aveva corso in 2h20:22 (record personale) nella titolatissima Chicago Marathon dell'8 ottobre, perdendo solo da una Tirunesh Dibaba in formato-maxi (2h18:31), mentre Cherono, alla scadenza di metà ottobre, aveva coronato il successo nella maratona di Amsterdam col primato personale di 2h05:09. Ieri a Honolulu, altre prodezze a distanza di due mesi: la Kosgei ha migliorato di ben cinque minuti il record di Honolulu vincendo in 2h22:14 (seconda prestazione all-time registrata a dicembre dopo il 2h21:47 della giapponese Takahashi 19 anni fa a Bangkok).

Cherono ha migliorato a sua volta il primato della 42 km di Honolulu in 2h08:26, succedendo a se stesso (2h09:39 un anno fa). Per entrambi, successi conditi da "negative split": 1h11:50 e 1h10:24 per la Kosgei nelle due metà della maratona, 1h05:02 e 1h03:24 per Cherono. Una corsa con altri atleti di buon nome sul podio: tra le donne la 38enne Nancy Kiprop (2h29:15) e la vincitrice delle edizioni 2014 e 2015 Joyce Chepkirui (2h33:17), tra gli uomini Wilson Chebet (2h05:27 di personale), ieri secondo in 2h09:54, e Vincent Yator, terzo in 2h10:37. Ritirato, come a Chicago, il primatista del mondo Dennis Kimetto. Dopo lo straordinario record di Berlino, vecchio di tre anni, il keniano ha affrontato altre sei volte la distanza, gettando la spugna ben quattro volte.

DA ROMA ALLA CINA E' SEMPRE PRIMATO PER TUSA - Altra corsa, altro record per la 23enne etiope Rahma Tusa.

Vincitrice delle due ultime edizioni della maratona di Roma sempre col primato personale, la Tusa è progredita ancora ieri, dopo l'ottimo 1h06:28 nella mezza francese di Boulogne-Billancourt del mese scorso, vincendo in 2h25:12 la maratona di Guangzhou e abbassando il record della 42 km cinese che apparteneva alla connazionale Mulu Seboka (2h26:46). Firme esclusivamente africane: sul podio donne, con doppio personal best, le altre due etiopi Sifan Melaku (2h31:21) e la 22enne Gebeyanesh Ayele Geramu (2h32:25). Sul podio uomini Dickson Kipsang Tuwei (2h10:03, secondo crono della carriera), l'etiope ex-recordman mondiale junior indoor Markos Geneti (2h10:06) e l'altro keniano Edwin Koech (2h10:27). Quarto in 2h10:38, manco a dirlo, un keniano, Cosmas Kiplimo Lagat.

CUBA GIA' IN PISTA - Per l'inaugurazione della nuova pista dell'impianto di Camaguey, alcuni big dell'atletica cubana hanno gareggiato con un mese di anticipo sull'apertura della stagione 2018. Da segnalare il 16,66 del primatista mondiale under 18 di salto triplo Jordan Diaz e una discreta gara di disco donne con Caballero (62,08) e Perez (60,11).

NEWS ATLETI - Una delle avversarie-top del duo cubano, la francese Robert-Michon, salterà la stagione 2018 perché in attesa del secondo figlio. Spera di rientrare in futuro per disputare a Tokyo, nel 2020, la sesta Olimpiade. Restiamo in Francia: Renaud Lavillenie è in allenamento a Reunion e ha confermato gli impegni indoor che lo vedranno impegnato cinque volte in un mese nei meeting di Berlino, Karlsruhe, Rouen e Clermont-Ferrand, passando per la pedana di Liévin, sede dei campionati nazionali di metà febbraio. Area salti, zona Russia: Mariya Lasitskene-Kuchina esordirà nell'antivigilia di Natale a Minsk. l'argento iridato di alto uomini Danil Lysenko aprirà la stagione 2018 nella terza decade di gennaio.

RITIRI - Scarpette al chiodo per Carmelita Jeter, iridata dei 100 metri a Daegu e seconda performer all-time sulla distanza con 10.64. Fine attività anche per la ceca Denisa Rosolova, in attesa del primo figlio con il compagno e futuro sposo Adam Sebastian Helcelet, decatleta di vaglia.

Poliedrica, ha gareggiato con successo nel lungo, nelle prove multiple e sul giro di pista con e senza ostacoli. Ancora un anno di attività per Robert "Hulk" Harting, che darà l'addio alla pedana in occasione del meeting di Berlino del prossimo 3 settembre.

INDOOR USA, PRIMI SQUILLI - Avvio americano al coperto con una manciata di buoni risultati e il primo risultato-top, centrato dalla primatista mondiale under 20 dei 400hs Sydney McLaughlin, che in Indiana ha corso i 300 in 36.12, sesta prestazione all-time, "world under 20 indoor best" e seconda prestazione USA di sempre. Il limite under 20 precedente apparteneva dall'inverno scorso a Candace Hill, l'unica allieva capace di scendere sotto gli 11" sui 100 piani, che aveva corso in 36.56 nel marzo scorso. Tra gli altri risultati delle prime due settimane di attività, 7.65 e 7.71 dell'ostacolista bianco Zallow sui 60hs e il 15:17.31 sui 5000 della campionessa NCAA Karissa Schweizer sull'omologa NCAA-champion di cross Ednah Kurgat (15:19.03). Lanci: doppia sessione per l'ex-bambino prodigio Nick Vena (20,00 e 20,42, personale eguagliato), 18,25 per Jeneva Stevens-McCall e 18,16 per la canadese Crew nel peso donne. S'è già visto Kyron McMaster, unico quattrocentista a ostacoli a correre sotto i 48" nel 2017, che ha corso un 500 indoor a Clemson in 1:03.31. Sul miglio il promettentissimo ottocentista Brazier ha corso in 3:59.30 in Texas, dando ben 4" all'argento olimpico 2012 Manzano, diventando così il miler USA n. 493 a correre il miglio sotto i 4 minuti.

BEKELE, ESORDIO SUI 25 KM - Domenica prossima Kenenisa Bekele sarà al via della 25 km su strada di Calcutta, in India, per l'esordio sul suolo indiano e sulla distanza. L'etiope non esclude di avvicinare e superare il limite mondiale di Dennis Kimetto (ancora lui), l'1h11:18 che il keniano realizzò nel 2012 a Berlino nei primi sprazzi di notorietà internazionale. Cancellata la partecipazione di Florence Kiplagat, sostituita dall'altra keniana Helah Kiprop. In calendario anche i campionati australiani dei 50 km di marcia, rinviati per il maltempo alcune settimane fa. La storia della manifestazione vanta la quarta prestazione di sempre e record dell'Oceania, il 3h35:47 realizzato da Nathan Deakes undici anni fa.

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