Mondo: Levchenko subito a due metri

13 Gennaio 2020

Primi salti dell'ucraina che vola a Kiev. Il meglio dal panorama indoor e dal cross in Spagna e Kenya.

di Marco Buccellato

LEVCHENKO 2,00 PER INIZIARE - Il primo 2,00 dell'anno nuovo nel salto in alto femminile porta la firma della 22enne ucraina Yuliya Levchenko, argento mondiale a Londra e europeo indoor un anno fa. Fuori dal podio iridato di Doha pur avendo superato i due metri nella finale dei campionati del mondo, ha riassaporato la quota dell'élite della specialità nella Christmas Cup di Kiev, sbagliando a 2,03 ma pareggiando il personale indoor. Con il salto di due giorni fa, la Levchenko è salita per la sesta volta a 2,00. Sempre dall'area, 4,60 dell'astista russa Angelina Zhuk-Krasnova nell'omonima manifestazione di Mosca. L'altra big dell'alto ucraino, la primatista mondiale U20 e argento mondiale Yaroslava Mahuchikh, è iscritta venerdì prossimo al Demyanyuk Memorial di Lviv.

EURO E ASIA INDOOR - Infortunio all'esordio stagionale per il campione d'Europa indoor di salto con l'asta Pawel Wojciechowski, in una gara-evento disputata all'interno di un circo a Merzig, in Germania. Vittoria e personal best per il tedesco Torben Blech (5,61). Secondo con 5,51 il finalista mondiale Bo Kanda Lita Baehre. Gran Bretagna: primo sub-21 legale dell'anno e della carriera sui 200 uomini per il 22enne Andrew Morgan-Harrison a Sheffield (20.95). Arriva anche il record asiatico indoor di peso maschile a firma dell'iraniano Shahin Mehrdelan, che a Teheran ha superato per la prima volta i 20 metri con un robusto 20,74. Oltre i 20,00 anche il portoghese Francisco Belo, 20,29 a Jamor.

USA INDOOR - Tante riunioni nel weekend: spicca l'Orange and Purple Meeting di Clemson, con la sprinter Jayla Kirkland che si è migliorata sui 60 in 7.17, precedendo la stellina giamaicana Brianna Williams, anche lei al personale in 7.25. Tra gli altri risultati, doppietta di Quanera Hayes (23.16/52.10), 7.61 di Trey Cunningham sui 60 ostacoli e ritorno del velocista Marvin Bracy, già vicecampione del mondo dei 60 metri, cronometrato in 6.70. Molto più pimpante Keitavious Walter, 6.59 in Alabama, dove si è espressa al top anche la giovanissima Brandee Presley (7.18). Esordio del medagliato mondiale trinidegno Jereem Richards (1:02.79 sui 500 metri), primo over-8 metri nel lungo a Baton Rouge con il campione NCAA indoor Rayvon Grey (8,04), nella stessa riunione dove è tornata a gareggiare Lolo Jones, autrice di un interlocutorio 8.43 sui 60hs.

Infine, promettente 2,25 dell'altista Darryl Sullivan, con rincorsa ridotta, a Bloomington, il 45.85 del 19enne Randolph Ross nei 400 metri sul grande anello di Lexington (dove esiste un altro impianto ma di 200 metri), e l'1:00.80 sui 500 metri di Taj Burgess, il miglior crono delle ultime tre stagioni.

CROSS, SETTEBELLO DI KAMWOROR - Per il cinque volte campione del mondo Geoffrey Kamworor un esordio coi fiocchi, vincendo per la settima volta i Police Service Cross Country Championships di Nairobi. Il primatista del mondo di mezza maratona era al rientro dopo il successo nella maratona di New York. L'altra star keniana Hellen Obiri lo ha imitato, conquistando al debutto stagionale il cross Juan Muguerza di Elgoibar davanti alla campionessa del mondo U20 Beatrice Chebet. Un altro medagliato U20 del cross, l'etiope Tadese Worku, 18 anni tra una settimana, si è imposto nel cross maschile con largo margine su nomi di qualità quali Richard Yator, Aron Kifle e Paul Chelimo, argento olimpico e bronzo mondiale sui 5000 metri. Per la Obiri e Worku, subito replica a Siviglia nel prossimo fine settimana.

NO JAKOB - Nella stagione indoor la famiglia Ingebrigtsen calcherà gli impianti al coperto solo con il secondogenito Filip. Il più giovane e fenomenale Jakob è in procinto di recarsi in Sud Africa per la consueta preparazione, e non si vedrà nell'attività indoor. Il più vecchio Henrik è reduce da un infortunio e tornerà in primavera. Solo Filip, dunque, per la vetrina al coperto, con appuntamenti già programmati per la tappa di Düsseldorf del World Athletics Indoor Tour (start il 25 gennaio a Boston) e i Millrose Games di New York.

PREVIEW, MUMBAI - Domenica 19 gennaio si corre la maratona indiana di Mumbai, con al via i vincitori uscenti Cosmas Kiplimo Lagat e Worknesh Alemu. Gran parterre etiope anche per le presenze di Abshero, Girma, Kuma e Wolde nella 42,195 km maschile e di Amane Beriso in quella femminile. Ancora tanta Etiopia a Houston, dove domenica prossima di correranno la 42 km e la mezza maratona: Biruktayit Degefa, ottava a Boston e seconda a Toronto lo scorso anno, torna da vincitrice avendo dominato un anno fa la maratona in 2h23:28. Stavolta è iscritta sulla mezza distanza, con concorrenza agguerrita di Ruti Aga (terza a New York) e tanti nomi illustri di entrambi i sessi, da Jemal Yimer a Shura Kitata, da Caroline Chepkoech a Lonah Chemtai Salpeter, Gelete Burka, Molly Huddle, Sara Hall e Jordan Hasay. Sui 42 km uomini l'elenco iscritti presenta come top runner il marocchino El Abbassi e l'etiope Kelkile Gezahegn (2:05:56).

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Geoffrey Kamworor (foto NYCM)


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