Parigi verso le finali dei diamanti

21 Agosto 2019

Sabato 24 agosto la dodicesima tappa della Diamond League con Lyles sui 200. In palio l'accesso alle finali di Zurigo e Bruxelles. Diretta tv su Sky Sport Arena (20.00-22.00)

di Marco Buccellato

Lo Stadio Charlety di Parigi ospita sabato 24 agosto l'ultimo step della IAAF Diamond League prima delle due finali di Zurigo (29 agosto) e Bruxelles (6 settembre). Il meeting della capitale francese offre un favoloso antipasto mondiale, con big di primo piano e sfide di estremo interesse. Giochi fatti nello scorso weekend a Birmingham per sette eventi, in chiave contendenti per il Diamond Trophy: 100, 400 e giavellotto uomini, 200, 1500, siepi e lungo donne. Resta aperta la partita, in diversi casi con verdetti ancora tutti da definire, per le restanti gare maschili e femminili. Sarà inaugurata, proprio sabato, la nuova pista Mondo Sportflex Super X 720, la stessa dei Campionati Europei dell'anno prossimo (26-30 agosto 2020). Grande attesa per un appuntamento che ha spesso offerto risultati straordinari: il meeting vanta tre primati della Diamond League e record che si collocano, nelle rispettive specialità, tra le migliori prestazioni di sempre. Alcuni di questi potrebbero essere migliorati, alla luce del favoloso cast.

LYLES SUI 200 - Nelle gare di sprint emergono i 200 maschili, con Noah Lyles favorito. La stella USA troverà come avversari il campione del mondo Guliyev, l'ecuadoriano Quinonez, gli africani Oduduru e Munyai e il canadese Brown. Record del meeting: 19.73 di Usain Bolt, un crono sotto il quale Lyles si è espresso per ben sei volte. Nei 100 donne torna l'olimpionica Elaine Thompson: la rivale di sempre Dafne Schippers, la vicecampionessa mondiale Ta Lou e le frecce USA Daniels e Hobbs sono le avversarie più accreditate della giamaicana. Meno serrato il pronostico per i 400 donne: alla pari dell'iridata Phyllis Francis, ecco le altre statunitensi Wimbley e Ellis, la giamaicana McPherson e la numero uno del Botswana, Botlogetswe.

WARHOLM E IL FANTASMA DI SAMBA - Per il norvegese primatista europeo dei 400hs Karsten Warholm una sfida contro se stesso: l'ennesimo avvicinamento alla barriera dei 47 secondi, quella frantumata proprio un anno fa dal qatarino Samba, che in 46.98 centrò la seconda prestazione di sempre. Torna ad affrontare Warholm il caraibico McMaster (Isole Vergini Britanniche), al via anche il turco Copello, reduce dal successo di Birmingham. Attesissimo clash sui 110hs: per la prima volta insieme sul suolo europeo, la coppia che ha dominato la scena USA nella stagione, Grant Holloway e Daniel Roberts, affrontati dal russo Shubenkov, che rientra a due mesi dalla vittoria e dalla caduta di Rabat, dallo spagnolo Ortega e dal cinese Xie Wenjun, outsider di lusso.

INGEBRIGTSEN & KIPRUTO, MEZZOFONDO SPETTACOLO - Se Jakob e Filip Ingebrigtsen guidano le fila di un 1500 metri che si annuncia tiratissimo, le siepi uomini vedono il rientro di Conseslus Kipruto, il numero uno keniano che l'anno scorso si aggiudicò il Diamond Trophy vincendo la finale di Zurigo dopo aver perso una scarpa. Contro i fratelli norvegesi, il primatista mondiale indoor Tefera, la "bestia nera" Lewandowski, i top runner africani Musagala e Souleiman, e il ritorno in Diamond League del marocchino Makhloufi. Per Kipruto, il marocchino El Bakkali e l'altro keniano Kigen, la coppia etiope Beyo e Girma e l'ugandese Chemutai. Completano le prove di media distanza gli 800 donne, con Jepkosgei e Nanyondo alle prese con la coppia USA Rogers e Green, e la gara-extra degli 800 uomini che attendono il campione del mondo Bosse e un cast di primo livello, con il keniano Saruni, il canadese McBride e il portoricano Vazquez.

ROJAS, OCCHIO ALLA MISURA - Il record del meeting (15,12) è a un centimetro dal limite della venezuelana Yulimar Rojas, atterrata a 15,11 ai Panamericani di Lima. Le tre medagliate della manifestazione, presumibilmente candidate anche per il podio di Doha, si ritrovano a Parigi: con la Rojas, la giamaicana Ricketts e l'elegante cubana Povea. Finale mondiale anticipata anche nell'asta donne: le statunitensi Morris, Suhr e Nageotte, l'olimpionica Stefanidi, la russa Sidorova e la neozelandese McCartney, per una sfida che potrebbe interessare la quota-record del meeting (4,91). Nell'alto il russo Ivanyuk, il vincitore a Birmingham Starc, il campione europeo Przybylko e il sempre piazzato keniano Sawe. Triplo con il quartetto USA Taylor, Claye, Craddock e Scott, il meglio a stelle e strisce. L'ennesima sfida tra Christian Taylor e Will Claye, quest'anno atterrato oltre i 18 metri, prefigura una gara di gran rilevanza tecnica. Il record del meeting, di 17,75, è detenuto dal primatista del mondo Jonathan Edwards, datato 17 stagioni. Infine l'asta uomini, con il primatista americano Sam Kendricks (6,06 ai Trials) e il padrone di casa Renaud Lavillenie.

LA PEDANA DEI GIGANTI  - Ventidue metri esatti è il record del meeting, detenuto da Tomas Walsh. Il gigante neozelandese (22,27 quest'anno) torna a Parigi per una gara tra le più "calde" dell'anno, con il solo Crouser assente. In pedana, altri cinque pesisti che hanno superato i 22 metri solo nel 2019. Il primatista sudamericano Romani, gli statunitensi, Kovacs e Hill, il polacco campione europeo Haratyk e l'ultimo arrivato, il lussemburghese Bertemes. A rendere ancora più straordinaria la sfida, l'altro polacco Bukowiecki e il croato Mihaljevic. Nel disco donne, ennesimo round tra le attuali leader della specialità, le cubane Perez e Caballero e la croata Perkovic, alla ricerca della stabilità tecnica per tornare a essere la numero uno.

TV - Il Meeting di Parigi sarà trasmesso in diretta, sabato 24 agosto, su Sky Sport Arena (canale 204 Sky) dalle 20 alle 22.

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