Ignazio Vita, un’esistenza al servizio della Fidal calabrese

12 Agosto 2021

Il ricordo del percorso dirigenziale del Presidente Vita

Buona parte della sua esistenza umana Ignazio Vita l’ha dedicata all’atletica leggera calabrese, diventandone in cinquant’anni d’attività, uno dei dirigenti più rappresentativi. Da ventenne intraprese il suo percorso nel mondo dello sport approcciandosi al nuoto, operando come Ufficiale di Gara settore Acque Libere nelle traversate dello stretto. Nel 1971 si iscrisse al corso Giudici indetto a Reggio Calabria dall’allora Fiduciario GGG Antonio Mantica e nel 1974 ne divenne Fiduciario Regionale, carica che rivestirà fino al 1987. All’Assemblea elettiva del 14 novembre 1976, che confermò alla presidenza del Comitato Regionale Antonio Gangeri, tra i neo consiglieri risultarono eletti Ignazio Vita e Bruno Neri. Nel 1981 Ignazio Vita fu inquadrato nel ruolo di Giudice Nazionale Gruppo Tecnico Marcia. Nel 1987 subentrò a Gangeri alla presidenza del Comitato Regionale Calabria, che diresse ininterrottamente fino allo scorso 9 agosto con dedizione e arguta capacità nel saper conciliare, in alcuni periodi del suo incarico, disaccordi in stagioni non semplici. Ignazio Vita fu anche Componente della Giunta Regionale CONI dal 2001 al 2004 e durante il quadriennio 2005/2008 fu membro della Commissione Carte Federali. Tra le onorificenze conseguite, la Quercia di 3° Grado Fidal (2006) e la Stella d’Oro al Merito Sportivo (2011). Con la dipartita di Ignazio Vita l’atletica calabrese perde la sua guida, il suo faro. Un dirigente di frontiera, capace con il dono del sorriso di smorzare ogni contesa.


Ignazio Vita insieme al fraterno amico Bruno Neri


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