Yeman Crippa illumuna Rovereto: 3'35"26

06 Agosto 2020

Eccellente prova di Yeman Crippa che nella Riunione Madonna delle Neve di Rovereto sbriciola il proprio primato personale nei 1500 metri diventando il quarto italiano di sempre sulla distanza

Yeman Crippa a Rovereto ha illuminato la riunione Madonna della Neve nei 1500 metri: il trentino delle Fiamme Oro sbriciola il primato personale con il tempo di 3:35.26 diventando il quarto italiano di sempre sulla distanza. È un crono che per un azzurro mancava dal lontano 1996. Meglio di lui, nella storia della specialità, soltanto il primatista Gennaro Di Napoli (3:32.78), Stefano Mei (3:34.57) e Davide Tirelli (3:34.61). Superati invece Alessandro Lambruschini (3:35.27) e il finalista olimpico del 2008 Christian Obrist (3:35.32). Ed è una prestazione che va letta soprattutto in prospettiva 5000 e 10.000: il fuoriclasse del mezzofondo azzurro, non uno specialista dei 1500 metri, scortato stasera dai pacemaker Lorenzo Pilati e Stefano Migliorati fino ai mille, toglie oltre due secondi e mezzo al proprio precedente limite di 3:37.81 fissato lo scorso anno e quasi cinque secondi rispetto al risultato d’esordio della scorsa settimana a Cles (3:39.70). Crippa trascina altri due compagni d’allenamento del team di Massimo Pegoretti sotto i 3:40: Mohad Abdikadar (Aeronautica) è secondo in 3:38.91, David Nikolli (Cento Torri Pavia) si migliora fino a 3:39.19. Ed è primato personale anche per Osama Zoghlami (Aeronautica) con 3:41.28. Nella serata magica dei 1500 azzurri, in altra serie, si superano anche Pietro Riva (Fiamme Oro, 3:41.05), Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia, 3:42.67) e Samuele Dini (Fiamme Gialle, 3:43.06).

“UNA RISPOSTA CONCRETA” - “Sono davvero contento, è da tanti anni che provavo a correre così e oggi ho ‘beccato’ la gara quasi perfetta - le parole di Crippa, mentre riceve i complimenti di coach Massimo Pegoretti -.

Visto che trovo sempre qualcosa che non va, oggi ho fatto gli ultimi cinquecento metri da solo, mentre in una gara con più ‘compagnia’ sarei riuscito a tirar giù qualche altro decimo. Ma non fa niente, oggi è arrivato quello che mi aspettavo, sono passato in 2:23 al mille come previsto, e nel finale ho chiuso forte”.

 

“Sono felice anche per tutto il mio gruppo che stasera è andato veramente bene - prosegue Yeman -. In ottica 5000, questo risultato significa che posso migliorare tanto e che posso battere il record italiano, e andare vicino ai tredici minuti, se non sotto. È una serata che mi dà ancora più carica e convinzione, la conferma che stiamo lavorando bene: lo sapevo già, ma adesso ho una risposta ancora più concreta”. Attualmente, nel momento in cui scriviamo, Crippa è il terzo al mondo e il secondo d’Europa del 2020. In una distanza non sua. Con un tempo che in Italia mancava dal 3:35.04 di Gennaro Di Napoli del 10 agosto 1996 a Montecarlo.

VERSO MONTECARLO - Dopo Rovereto, Crippa tornerà subito in altura a Livigno fino alla vigilia del prossimo, importante, appuntamento: venerdì 14 agosto, stadio Louis II di Montecarlo, Diamond League, per cercare di sottrarre dopo trent’anni a Totò Antibo il record italiano dei 5000 metri (13:05.59), avvicinato lo scorso anno a Londra con 13:07.84.

Il recordman dei 10.000, ottavo al mondo a Doha e bronzo europeo del cross, ha in agenda anche il Golden Spike di Ostrava (Repubblica Ceca) dell’8 settembre.

L'acuto di Yeman Crippa è arrivato in chiusura di una serata capace di fornire ottimi riscontri: in precedenza le "altre" serie dei 1500 metri avevano messo in grande evidenza lo junior roveretano Daniel Rocca (Lagarina Crus Team) capace di un interessantissimo 3'51"32 con cui ha stravolto a sua volta il precedente limite personale mentre nella seconda serie ad invito il piemontese Pietro Riva (Fiamme Oro) si è esibito in 3'41"05.
Il mezzofondo era annunciato come piatto forte della serata e l'ha confermato anche nel doppio giro di pista con la sfida tra la trentina Irene Baldessari (Esercito) e la vicentina di casa a Trento Elena Bellò (Fiamme Azzurre) risoltasi in favore della ventitreenne veneta della "scuderia Pegoretti", prima a tagliare il traguardo in 2'03"44 davanti alla trilacense (2'04"86) mentre al maschile la vittoria è andata ad Abdessalam MachMach (Athletic Club 96 Alperia) sul piede dell'1'50 e spiccioli.

Restando in pista, i 100 metri hanno visto sfreggiare il ventenne aquilotto Lorenzo Ianes (Atletica Trento, 10"79 - vento +1,0 m/s) e l'emiliana Laura Fattori (La Fratellanza Modena, 12"14 con vento -1,2 m/s) con il mezzo giro di pista a proporre un intrigante duello tra lo spezzino Ianko Lattarulo (Atletica Spezia Duferco) ed il padrone di casa Enrico Cavagna (Us Quercia Trentingrana): successo al ligure in 21"78 con quattro centesimi di margine sul figlio d'arte trentino. Nel giro con ostacoli, vittoria per il vicentino Michele Bertoldo (Atletica Vicentina) con 52"44 davanti a Giulio Lutterotti (Us Quercia Trentingrana) che con 52"89 ha saputo limare qualche centesimo al precedente primato personale.

Di grande valore anche i risultati nei concorsi a cominciare dall'1,84 trovato nella pedana dell'alto dalla ravennate Marta Morara (Atletica Lugo) mentre in chiave trentina si segnala la crescita della junior gardesana Asia Tavernini (Us Quercia Trentingrana) che ha aggiunto tre centimetri al proprio personale per salire a 1,72. Vicina a valicare i 4 metri nell'asta la già campionessa tricolore Marta Ronconi (Us Quercia Trentingrana): 3,95 la sua misura finale mentre nel giavellotto Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) prosegue la fase di (ri)crescita piazzando un sesto lancio da 71,65; nel triplo quindi ancora una firma del campione italiano u20 in carica Simone Fedel (Us Quercia Trentingrana) grazie al 14,76 ottenuto al quarto tentativo nel cuore di una serie decisamente solida.

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Elena Bellò (Fiamme Azzurre) guida su Irene Baldessari (Esercito) - Foto di Roberto Passerini / Atl-Eticamente


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