Montagna: le sfide iridate di Premana

28 Luglio 2017

Nei Mondiali di distanze classiche, domenica 30 luglio, in pole position l’Africa tra gli uomini e Italia competitiva soprattutto a squadre. Out la vicecampionessa iridata Belotti, convocata Iozzia.

di Cesare Rizzi

Con l’approdo di molte delegazioni europee, si chiuderanno oggi venerdì 28 luglio gli arrivi sul luogo della competizione delle 35 squadre nazionali in gara domenica 30 luglio a Premana (Lecco), nel Campionato Mondiale di corsa in montagna distanze classiche che l’Italia ospiterà per la nona volta. Sulle montagne lombarde, tra i 391 atleti iscritti provenienti da cinque continenti, l’Africa spicca soprattutto nelle gare maschili: l’eritreo Petro Mamu è il favorito tra i Seniores, l’Uganda è pronta a giocarsi carte importanti sia a livello Assoluto sia tra gli Under 20. Gli azzurri si presentano con un quartetto di ottimo spessore in particolare tra i Seniores, forte dei gemelli Bernard e Martin Dematteis e del campione europeo Xavier ChevrierAl femminile è attesa invece la vecchia Europa: nella prova Seniores l’austriaca Andrea Mayr accarezza il sogno del settimo titolo iridato (sarebbe il primo su un tracciato salita/discesa) mentre l’Italia, capitanata da un’ottima discesista come Alice Gaggi, difende il titolo iridato a squadre vinto in Bulgaria nel 2016, anche se dovrà fare a meno dell’argento mondiale in carica Valentina Belotti che ha rinunciato per un fastidio al tendine d’Achille destro. Convocata al suo posto la comasca Ivana Iozzia, pluricampionessa tricolore di maratona.

SENIORES UOMINI (ore 12:30) – A Premana sarà una sfida davvero mondiale, con i corridori africani in pole position e Stati Uniti ed Europa pronti a giocarsi al meglio il ruolo di outsider. Petro Mamu, eritreo, è probabilmente l’uomo da battere: campione del 2012 a Ponte di Legno, detentore del primato del Giir di Mont (la classica delle lunghe distanze organizzata dall’As Premana che domenica 6 agosto sarà Mondiale della specialità) e soprattutto atleta dato in ottime condizioni. L’Uganda si presenta guidata da Fred Musobo, l’iridato 2015 nell’ultimo Mondiale “up&down”: è iscritto anche Moses Kipsiro, terzo ai Mondiali di Osaka 2007 e quarto ai Giochi di Pechino 2008 in pista sui 5000 metri, ma la sua presenza è in forse. Il Kenya punta invece su Isaac Toroitich Kosgei e su Robert Surum, atleti visti spesso nei piani alti delle classiche del mountain running. La Seniores uomini è la categoria prediletta dall’Africa: con una presenza così qualificata è difficile pronosticare un epilogo diverso da un predominio dei corridori del continente nero, pur in proporzioni inferiori a quello di Casette di Massa 2014 (solo due atleti non africani nella top ten). Molto competitiva sulla carta la formazione statunitense: il campione mondiale in carica Joseph Gray punta al bersaglio grosso, fiancheggiato da Patrick Smith, Andy Wacker e Brett Hales. Da non sottovalutare il messicano Israel Morales, secondo un anno fa. La “vecchia” Europa propone i francesi capitanati da Julien Rancon e, ovviamente, gli azzurri. Da Xavier Chevrier si attendono ottime cose dopo il successo agli Europei e Cesare Maestri vorrà invece riscattare una prestazione lontana dal top a Kamnik. Poi ci sono i gemelli Bernard e Martin Dematteis, che sin dall’inverno avevano lasciato intendere come il Mondiale delle distanze classiche sarebbe stato il loro grande obiettivo stagionale: dalle loro gambe passano anche molte delle chance di confermare l’argento conquistato un anno fa a Sapareva Banya (Bulgaria).

SENIORES DONNE (ore 10:30) – Gara molto più aperta verso “soluzioni” europee, su un tracciato che per la prima volta sarà identico nella lunghezza a quello degli uomini.

Alla luce dell’equiparazione dei percorsi, a Premana i Seniores uomini e donne correranno su 13 km e due giri mentre gli Under 20 di ambo i sessi affronteranno un giro di 6,5 km. Noblesse oblige, il primo nome che balza all’occhio tra i 94 che compongono la start list di categoria è l’austriaca Andrea Mayr: 37 anni per sei titoli mondiali e tre ori europei. È lei la campionessa mondiale in carica, ma attenzione: i suoi sei successi corrispondono alle ultime sei edizioni del Mondiale in versione “only up”. Tra salite e discese Mayr ha comunque vinto un titolo europeo, quindi non si può non considerare il totem austriaco della corsa in montagna femminile come una delle favorite nella caccia all’iride a Premana. Una candidatura forte è pure quella della svizzera Maude Mathys, 30 anni compiuti lo scorso gennaio, vincitrice in grande stile a Kamnik (Slovenia). L’argento della rassegna continentale, la britannica Sarah Tunstall, da abile discesista qual è sul tracciato premanese potrebbe rivestire un ruolo da assoluta protagonista. L’Africa sarà rappresentata soprattutto da Lucy Wambui Murigi, keniana vista spessissimo in gara sulle nostre strade (1h10:52 di personale sulla mezza maratona nella Stramilano 2014) già argento nell’ultimo Mondiale di corsa in montagna in Italia a Casette di Massa. Ci sono poi la ceca Pavla Schorna, atleta dal curriculum importante, e l’iridata di trail Adeline Roche (Francia), che potrebbero giocare il ruolo di outsider. La formazione azzurra schiera Alice Gaggi, la migliore discesista del nostro quartetto. Al pari di Sara Bottarelli, è reduce da un lungo periodo di preparazione in quota al Sestriere. Insieme alla “rookie” Roberta Ciappini, in gara anche Ivana Iozzia chiamata al posto della vicecampionessa mondiale uscente Valentina Belotti, costretta a rinunciare per problemi tendinei. Con Austria e Gran Bretagna, l’Italia andrà comunque in caccia del podio a squadre.

JUNIORES (uomini ore 9:00, donne ore 9:15) – Al maschile, come tra i “grandi”, è l’Uganda la squadra da battere, capitanata da Anthony Ayeko e Oscar Chelimo. Attesa anche la Romania di Dorin Rusu, campione europeo Under 20 sui 10.000 metri a Grosseto, e Gabriel Bularda, campione continentale in montagna a Kamnik. Alle spalle di Uganda e Romania, l’Italia può giocarsi un posto sul podio a squadre: attenzione a Daniel Pattis e Andrea Prandi, secondo e terzo dietro Bularda all’Europeo, ma anche ad Andrea Rostan e a Stefano Martinelli, qualificatosi grazie alla bella gara disputata in giugno proprio nella premondiale a Premana. Al femminile non c’è la campionessa europea, la tedesca Lisa Oed, assente giustificata perché reduce da un altro titolo continentale Under 20, stavolta nei 3000 siepi a Grosseto: favori del pronostico per le altre ragazze sul podio a Kamnik, Atalay Bahar (Turchia) e Gabriela Doroftei (Romania), e per la britannica Heidi Davies. Gran Bretagna e Romania in prima fila per il successo a squadre: per l’Italia di Gaia Colli, Anna Frigerio, Linda Palumbo e Paola Varano non sarà semplice ripetere il bronzo di un anno fa.

TV - Sintesi di due ore su RaiSport, lunedì 31 luglio, dalle 21.50 alle 23.50.

LA SQUADRA AZZURRASTART LIST - IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE

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